Nuove e differenti sono le manifestazioni di fobie, disagio e malessere sociale che colpiscono noi, abitanti del pianeta Terra in questo inizio del Terzo Millennio. Tra queste ce n’è una in particolare: l’ecoansia.
L’ecoansia è una forma di ansia legata alle conseguenze della crisi climatica e ambientale. Non è una patologia clinica riconosciuta, ma una condizione di disagio e malessere sempre più diffusa, soprattutto tra i giovani. Si manifesta con preoccupazione costante per il futuro del pianeta, senso di impotenza, tristezza e perfino colpa.
Nel 2018 l’American Psychological Association ha evidenziato che i cambiamenti climatici possono influire negativamente sulla salute mentale, provocando emozioni come paura, rabbia, impotenza ed esaurimento. Questo tipo di ansia tende a colpire in modo più intenso i giovani, più sensibili alle minacce sistemiche per ragioni psicobiologiche ed evolutive.
D’estate, questa sensazione può acuirsi, perché gli effetti della crisi climatica sono più visibili e tangibili: incendi boschivi, ondate di calore, mari inquinati, biodiversità in declino.
L’ecoansia è una risposta emotiva normale e legittima a una situazione critica. Cosa fare per intervenire in tempo ed evitare situazioni ben peggiori per la salute mentale?
Occorre poter condividere le proprie paure con figure autorevoli che ci aiutino a districarci nel mare magnum delle informazioni allarmistiche, ritrovando una nuova forma di connessione con l’ambiente e un nuovo stile di vita.
Anche chi ha a cuore il futuro del pianeta ha bisogno di riposo e leggerezza. Coltivare hobby, ridere, divertirsi, non significa ignorare la crisi climatica, ma ricaricarsi per affrontarla meglio. Cerchiamo di cogliere ciò che di positivo si nasconde nell’ecoansia: una percezione nascosta e interiore del valore della bellezza delle cose, della natura, di noi stessi che abbiamo paura di perdere. E se ripartissimo da questa grande dignità che nella finitudine umana è anche cifra della nostra grandezza, per affrontare le problematiche e condurre una vita più serena, rispettosa degli altri e dell’ambiente?