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Strumenti compensativi: amplificatori di possibilità per alunni con DSA?

Settembre si avvicina e con esso il ritorno sui banchi. Per molti studenti con DSA, già ora alle prese con i compiti assegnati durante le vacanze, può essere prezioso capire cosa ha funzionato, quali strumenti hanno aiutato e prepararsi con più serenità all’inizio dell’anno.

Quando si parla di strumenti compensativi, però, si usa spesso l’immagine della “stampella”: qualcosa per colmare una mancanza. Ma questa visione è riduttiva e può far perdere di vista il loro vero valore.

Software di sintesi vocale, tastiere predittive o mappe concettuali digitali non sono semplici supporti: sono amplificatori di possibilità. Permettono agli studenti di affrontare testi complessi con autonomia, organizzare le proprie idee e comunicare pensieri che altrimenti rischierebbero di rimanere intrappolati tra errori o lentezze di scrittura.

Visti da vicino, questi strumenti diventano veri ponti verso la libertà di studiare da soli, di sentirsi parte della classe senza paura del giudizio, di concentrarsi sul contenuto e non solo sulla forma.
Chi non ha mai desiderato ascoltare un testo mentre è in viaggio o usare schemi e mappe visive per memorizzare meglio?

Gli strumenti compensativi non sono segni di fragilità, ma indicatori di un futuro inclusivo. La vera autonomia non nasce dal fare tutto da soli, ma dal poter contare sugli strumenti giusti per esprimere appieno chi siamo, anticipando con attenzione le difficoltà e preparando con prudenza il terreno per un anno scolastico più sereno e produttivo.

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