“Ho fatto un sogno: non avevo più bisogno di cellulari e riuscivo a stare bene, in compagnia, con tutti!”.
Basta un “cuore” su Instagram, per scatenare gelosie o una mancata risposta, un mancato Like, per alimentare malintesi oppure accrescere difficoltà relazionali: nell’amicizia come nei rapporti di coppia, il digitale è ormai parte integrante dei nostri modi di rapportarci gli uni agli altri.
Tra selfie, storie, notifiche e chat, il confine tra la vita reale e quella online si fa sempre più sfumato. Ma cosa succede alle nostre relazioni quando il digitale diventa onnipresente, anche nei momenti in cui dovremmo “staccare”?
In estate, con più tempo libero e meno routine, succede spesso di trovarci seduti accanto a qualcuno, ma mentalmente altrove. Collegati, sì, ma non presenti.
E se riscoprissimo, invece, il momento il valore del silenzio condiviso, delle risate spontanee, dei giochi senza schermo, delle chiacchierate sotto le stelle?
Disconnettersi non significa demonizzare la tecnologia, ma riappropriarsi di uno spazio relazionale più autentico. Bastano piccoli gesti: mettere in modalità aereo il telefono per un pomeriggio, lasciare il cellulare in camera durante una cena con gli amici, o dedicare mezz’ora al giorno a una passeggiata senza distrazioni.
Non si tratta di scegliere tra reale e virtuale, ma di trovare un equilibrio.
Le tecnologie possono arricchire le nostre relazioni se usate con consapevolezza: una videochiamata può accorciare le distanze con un amico lontano, una foto può custodire un ricordo prezioso, un messaggio può dare conforto.
L’estate ci offre un’occasione preziosa: guardare in faccia le nostre abitudini digitali e domandarci se ci stanno avvicinando o allontanando dagli altri. Forse, tra un tramonto e un tuffo, possiamo imparare a relazionarci in modo più sano – sia con le persone che con gli schermi.
Perché a volte, per ritrovarsi davvero, basta semplicemente spegnere il telefono.
